«I Tame Impala sono in costante evoluzione, non hanno confini e questo li rende interessanti. Mi sono reso conto quanto ami suonare dal vivo solo quando, con la pandemia, mi è venuto a mancare. Ora che siamo di nuovo in pista, sentiamo nell’aria quanto il pubblico abbia aspettato di rivederci, e questo rende tutto ancora più magico». Kevin Parker, eclettico polistrumentista, leader della band psichedelica australiana (noto anche per le sue collaborazioni con Lady Gaga, Mark Ronson, Kanye West), non nasconde il suo entusiasmo per l’essere di nuovo in tour, in Europa dopo più di tre anni di assenza, che fa tappa per la prima volta in Croazia, all’Arena di Pola, mercoledì alle 20.30.
La formazione live comprende: Parker alla voce e chitarra, Dominic Simper alla chitarra e sintetizzatori, Jay Watson alla chitarra, voci, sintetizzatori, Cam Avery al basso e cori e Julien Barbagallo alla batteria e cori.
I Tame Impala hanno calcato i palchi dei più grossi festival mondiali come Coachella, Primavera, Lollapalooza e sono vincitori dei Brit Award come miglior band internazionale nel 2016, nominati nel 2021 per il miglior album di alternative con “The Slow Rush” e migliore canzone rock con “Lost In Yesterday” ai Grammy Awards; anche i precedenti dischi erano in lizza ai Grammy. L’ultimo lavoro ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti quali i Billboard Music Awards e gli American Music Award (AMA). Il live a Pola sarà incentrato sul quarto lavoro in studio, “The Slow Rush”, con qualche estratto dai precedenti “Innerspeaker” del 2010, “Lonerism” del 2012 e “Currents” del 2015. “The Slow Rush”, che conta ormai oltre un miliardo di ascolti in streaming, ha raggiunto il primo posto nelle classifiche di diversi paesi.
Ospiti speciali a Pola, i Mattiel, band di Atlanta tra garage rock e psichedelia, capeggiata dalla cantante Mattiel Brown, tre album all’attivo di cui l’ultimo “Georgia Gothic” uscito quest’anno e collaborazioni importanti come quella con Jack White, che li ha presi sotto la sua ala. «Veniamo dal Sud, siamo cresciuti in Georgia – dichiara Mattiel – siamo isolati, ma dal punto di vista creativo secondo me c’è ancora più libertà che a New York o Los Angeles».
Elisa Russo, Il Piccolo 15 Agosto 2022
