The Dead-End Alley Band sono definiti dagli organizzatori triestini della Rocket Panda Management «una delle band più pazze del Sud America»; si tratta di un collettivo heavy psych/ stoner peruviano che torna dopo cinque anni dal loro live in città, questa volta a El Covo De Jameson (Strada per Vienna 78) di Opicina, oggi alle 21 con ingresso libero.
The Dead-End Alley Band si formano a Lima nel 2011, alcuni componenti suonavano insieme già prima in un progetto di tributo a Jim Morrison e i Doors, e incidono per l’etichetta berlinese Nasoni Records i primi due album “Whispers of the Night” del 2013 e “Odd Stories” del 2014 che attirano le attenzioni e l’entusiasmo degli addetti ai lavori, e le recensioni positive aprono le possibilità di intraprendere lunghi tour in Europa: nel 2015 sono in Italia (con una tappa anche al Tetris di Trieste), Austria, Germania, Belgio e Paesi Bassi. Segue nel 2017 il disco “Storms” (Clostridium Records) che mette ulteriormente a fuoco il loro suono, una potente miscela di rock psichedelico, stoner rock e blues.
Sebastián Sánchez-Botta alla voce e organo, Javier Kou al basso e voci, Leonardo Alva alla chitarra e Renato Aguilar alla batteria, in Perù si sono ormai guadagnati il titolo di band più influente per il genere “psichedelia moderna” e nel 2019 sono stati inclusi a pieno titolo nella “Enciclopedia del Rock Peruviano”. «Il nostro nome – racconta il bassista – significa più o meno “la band del vicolo cieco” e l’idea mi era venuta nel 2009 ascoltando un brano del cantautore spagnolo Enrique Bunbury (ex Héroes del Silencio)».
In apertura una formazione che li accompagna nelle tappe del tour in Austria, Italia e Croazia, gli austriaci Sunstain, Patrick alla voce, Timo alla chitarra, Konni al basso e Walt alla batteria: «Veniamo da Linz – dicono – e suoniamo un mix molto speziato di hard rock, stoner e grunge, con influenze come Alice in Chains, Brant Björk, Sasquatch, AC/DC, Black Sabbath. “Thrill and fever” è il loro debutto discografico «A livello tematico c’è un filo che lega i brani – spiegano – ovvero la lotta che ciascuno di noi deve condurre nella vita per liberarsi da tutto ciò che ti butta giù, che sia una relazione che finisce, la situazione politica attuale o la vita di tutti i giorni con i suoi alti e bassi; il ripetersi ciclico di una serie di errori che facciamo».
Elisa Russo