Dopo il mini tour estivo in Inghilterra, che ha riscosso un ottimo successo, i triestini The Rideouts tornano a suonare nella loro città, nella suggestiva cornice del Wine Bar l’Etrusco, in via dei Capitelli 7/b, venerdì alle ore 20. Il set sarà composto da canzoni tratte dai tre album all’attivo della band, tra i quali l’ultimo, «Heart and Soul», presentato lo scorso gennaio al Teatro Miela davanti a un pubblico numeroso. Commentano i Rideouts: «Nel frattempo lanceremo il secondo singolo “Plastic Soul” e uscirà anche un video-live del concerto fatto al Miela, stiamo anche già registrando del nuovo materiale inedito».
Il concerto di venerdì offrirà la possibilità di ascoltare brani, tra i quali “So cool”, “She fades away (Like the sun)” e “Put the blame on me”, rivisti in chiave acustica: un’occasione per sentirli in una versione inedita e più intima rispetto a quella che verrà proposta il 2 settembre al Lunatico Festival di San Giovanni. A luglio The Rideouts si sono esibiti a Londra, Liverpool e Manchester (Stockport): per il gruppo è stato quasi un ritorno a casa, visto che il progetto musicale di Max Scherbi partì proprio da Liverpool, dove il musicista triestino viveva nel 2003, sotto il segno dei Beatles.
Il primo settembre, sempre all’Etrusco, sarà la volta di Emanuele Grafitti Acoustic Trio. Dopo le apprezzate recenti performance di piazza Verdi, il virtuoso triestino si propone con il suo progetto e alcune rivisitazioni di brani moderni, il tutto, anche in questo caso, in versione acustica. Nonostante la giovane età (classe ’92) Grafitti è considerato già da tempo un fuoriclasse del suo strumento. Dopo il diploma al Conservatorio di musica “Tartini” di Trieste (recente il suo diploma a pieni voti nel biennio specialistico di jazz), Emanuele ha vinto, al TriesteLovesJazz festival, il premio “Franco Russo” come miglior talento emergente nel 2009, e nel 2010 il “Porsche Live-Giovani e Jazz” con il duo AlfaOmega. Ha già al suo attivo diverse incisioni discografiche e molti progetti in duo e trio, oltre che collaborazioni come quella con Canto Libero (tributo a Mogol e Battisti) o aver prestato le sue chitarre in dischi altrui: uno su tutti “Memorandum”, il bellissimo esordio di The Leading Guy.
Elisa Russo, Il Piccolo 25 Agosto 2016