THE RIDEOUTS: RELEASE PARTY al MIELA (TS) 28.01.16

The Rideouts concerto_mielaGiovedì alle 21 i triestini The Rideouts presentano il loro nuovo album «Heart and Soul» (in uscita il giorno stesso) al Teatro Miela. In apertura della serata (in collaborazione con Trieste is Rock), una giovane e promettente band cittadina, gli On The Road; l’ingresso è gratuito. «Per noi è un passaggio importante, prima di tutto perché in quel teatro si sono esibiti grandi artisti prima di noi», commentano i Rideouts. «Ci stiamo preparando alla grande. La serata verrà registrata e ripresa, poi vedremo se potrà diventare un live con i migliori brani dei nostri primi tre album». Tra i vari impegni promozionali dei prossimi mesi, a luglio la band sarà nel cartellone del Blackthorn Music Festival vicino a Manchester.

«Heart and Soul», masterizzato in California al Mercury Mastering da Blake La Grange (vincitore di vari Grammy, ha lavorato – tra gli altri – con Kanye West), contiene 11 pezzi tra raffinate ballate e rock blues, sullo sfondo il brit rock (la stessa copertina, curata da Roberta Radini, si rifà a Banksy, ed è un richiamo alla scena british): un importante capitolo per il gruppo fondato nel 2003 tra Trieste e Liverpool dal cantante e chitarrista Max Scherbi. Oggi lo accompagnano: Andrea Radini alla chitarra, Michela Grilli alle seconde voci, Gianpiero de Candia al basso e cori e Federico Gullo alla batteria. Su disco si aggiunge, in due brani, il quartetto d’archi di Zagabria composto da Davide Albanese e Paola Bezi (violini), Lucija Brnadić (viola), Jasen Chelfi (violoncello). The Rideouts si rifanno alle sonorità della musica anglo-americana degli anni ’60, dal pop al rock, dal blues al garage rock senza dimenticare un pizzico di psichedelia. The Beatles, Hendrix, Cream, Led Zeppelin sono le principali influenze.

Richard Oliff della BBC (presentatore, scrittore, giornalista, produttore che ha lavorato con personaggi del calibro di Ringo Starr e Paul McCartney), estimatore dei Rideouts, per descriverli ha tirato fuori nomi come Eric Clapton e The Beatles.

The Rideouts non hanno nulla da invidiare alle band britanniche (o americane), suonano estremamente internazionali; d’altra parte i riscontri positivi dall’estero non sono mai mancati: dal citato Oliff, al prestigioso NME che ospitò sul suo sito un videoclip dei Rideouts.

Racconta Max Scherbi: «Il progetto nasce nell’aprile del 2003. Ero a Liverpool e facevo parte di una band chiamata Earl Grey che proprio in quel periodo si sciolse. Dopo alcuni tentativi di iniziare un altro progetto con Stewart Boyle, chitarrista e ideatore del progetto Earl Grey, ho visto che le direzioni musicali che volevamo prendere erano diverse quindi mi sono dedicato alla mia creatura, The Rideouts». Sul nuovo album dice: «Il titolo rispecchia il contenuto dell’album. Musica essenziale, vera, sincera suonata appunto con il cuore e con l’anima. Viviamo in un’epoca “plastificata”, piena di sovrastrutture del tutto inutili che ci fanno perdere il contatto con la realtà. Penso che basti accendere la TV cinque minuti per renderci conto che siamo esposti a tanta finzione. Questo tema è ripreso anche nella canzone “Plastic soul” dove si parla della disarmante semplicità delle emozioni vere, reali; le uniche che possono sciogliere le nostre anime di plastica».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 27 Gennaio 2016

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