THE RUSSOS IN ORBITA TV SHOW

TV CAPODISTRIA: IN ORBITA LA STAGIONE 2!

DA APRILE 2009

IN ORBITA TV SHOW by THE RUSSOS

È un programma di 30 minuti dedicato alla musica dal vivo, arricchito da alcuni inserti di cabaret, che va in onda su TV CAPODISTRIA. Trasmesso in prima serata da aprile, con due repliche settimanali. L’intera serie sarà replicata a settembre (totale 6 passaggi).

La seconda edizione è ideata, condotta e diretta da RICKY ed ELISA RUSSO, o meglio THE RUSSOS.

(Brother & sister, sono i White Stripes triestini. Due ghepardi metropolitani con il cuore pieno di napalm immolatisi sull’altare del Rock’n’Roll. Tra megalomania e autoironia. Tra autistico ed artistico. The Russos vogliono conquistare il Mondo. Nel frattempo si occupano di musica su Radio e Tele Capodistria e il quotidiano Il Piccolo di Trieste).

 

Protagonisti della prima edizione nel 2008 sono stati: i Jennifer Gentle, la rock-band psichedelica del padovano Marco Fasolo, accasata alla Sub Pop di Seattle (unici italiani sull’etichetta per cui hanno inciso, tra gli altri, i Nirvana); il soul singer Al Castellana & Soul ComboDejligt, il progetto elettro acustico di Matteo Dainese; i promettenti cantautori folk FR LuzziAndrea Sambucco e Abba Zabba; le rock’n’roll band Fuel From HellGonzales, le percussioni brasiliane della Banda Berimbau; il rap di Giuann ShadaiCarnicatsTizla e dj Tubet, i new-wavers Trabant, il punk Superstar DJ Marco Bellini; la reggae dub band B.R.Stylers, la rock band slovena Tide.


Dopo una prima edizione con band soprattutto del Triveneto e della Slovenia, si è voluto alzare il tiro scegliendo tra i nomi più interessanti della scena italiana:

THE NIRO

PAOLO BENVEGNU’

BEATRICE ANTOLINI

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

SICK TAMBURO

MISS XOX

SAMUEL KATARRO

THE MOJOMATICS

THE WET-TONES

BLAKE/E/E/E

DOROTHY

TILLAMOOK

HOOSH

ABBA ZABBA

 

TELE CAPODISTRIA
La TV è vista in Slovenia (share 100 mila al giorno), Croazia (share 50 mila al giorno) e nel Friuli Venezia Giulia, Veneto, costa adriatica (lo share totale supera i 250 mila al giorno).

L’emittente è molto conosciuta e ricordata: ha avuto un fortissimo impatto sul pubblico italiano, fin dagli esordi.
Le trasmissioni ebbero inizio il 6 maggio 1971, quando ancora in Italia non esistevano televisioni private via etere. Per questo, e per il fatto che i programmi erano trasmessi interamente a colori, utilizzando il sistema PAL (la RAI ci sarebbe arrivata solo nel 1977), attrassero l’attenzione del grande pubblico. Fu la prima emittente ricevibile in terra italiana a trasmettere a colori e, fino alla nascita dei network privati, le emittenti estere rappresentarono l’unica alternativa ai programmi Rai.

 

Tele Capodistria trasmette per 10 ore al giorno, di cui 9 in lingua italiana e 1 in lingua slovena.


Nel decennio 1975 – 1985 TV Koper-Capodistria fu la terza emittente televisiva più seguita in Italia.

Proiettata in uno spazio plurinazionale a cavallo dei confini tra Slovenia, Italia e Croazia rappresenta oggi senza dubbio la realtà televisiva più attenta e sensibile alle diversità, alle ricchezze e alla potenzialità di un’area frontaliera a cavallo degli stati.

 

Radio Capodistria opera nell’ambito dell’Ente pubblico radiotelevisivo della Slovenia – RTV Slovenija. Iniziò i suoi programmi il 25 maggio del 1949, con il nome di Radio Trieste Zona Jugoslava. I programmi erano in tre lingue: slovena, italiana e croata. Dopo la firma del Memorandum di Londra, Radio Capodistria si unì con Radio Lubiana nel 1956 e fu abolito il programma in lingua croata. Data la sua efficacia commerciale (per decenni è stata una delle stazioni radio maggiormente seguite), il segnale fu irradiato in zone sempre più ampie dell’Italia. Nel 1979 il programma sloveno e quello italiano iniziarono a trasmettere su frequenze separate. Radio Capodistria è stata una delle prime emittenti bilingui in Europa. Da alcuni anni a questa parte ha avviato la propria rivoluzione digitale: la produzione e la trasmissione dei programmi è stata affidata al sistema computerizzato Dalet.

Radio Capodistria si rivolge in primo luogo agli appartenenti alla Comunità nazionale italiana che vivono in Slovenia ed in Croazia ed è molto seguita anche dal pubblico italiano. È un nome di antica memoria, un’emittente che ha contribuito a segnare un’epoca ed una pagina importante della radiodiffusione in questo nostro lembo d’Europa.

Radio Capodistria trasmette 24 ore su 24, tutti i giorni.


TV CAPODISTRIA: IN ORBITA LA STAGIONE 2!

PUNTATA 1
BEATRICE ANTOLINI
In onda: 2 aprile 2009

Giovedì 2 Aprile h 19.55

Repliche:

Sabato 4 Aprile h 22.15

Domenica 5 Aprile h 15.45

Beatrice Antolini: ovvero una delle promesse più splendenti della musica underground italiana. Annovera collaborazioni con Baustelle, Bugo, Jennifer Gentle. Panorama, il celebre settimanale della Mondadori, le ha dedicato un lungo servizio, con un’intervista accattivante e una foto davvero glamour. La rivista musicale Il Mucchio le ha dedicato la copertina. Sono seguiti articoli e recensioni lusinghiere su tutte le riviste e quotidiani, di recente anche una lunga intervista sul Corriere Della Sera. A Napoli ha suonato alle “Tommy Hilfiger Session” con Casino Royale, Roy Paci, Edoardo Bennato, Mao, Raizz, Velvet. La splendida Beatrice, che ha imparato a leggere le note prima delle lettere, canta e ammalia suonando una quantità straordinaria di strumenti. Un vero prodigio.

«Il più insolito, enigmatico, affascinante “nuovo” talento della musica italiana che con il suo album dovrebbe elevarsi da fenomeno underground a fenomeno assoluto».

Il Mucchio

 

«Talento ed originalità oltre le logiche di mercato».

XL di Repubblica

 

«Beatrice Antolini rappresenta una delle poche rocker italiane davvero convincenti».

 Il Mucchio

 

«Una delle migliori uscite del 2008».

Rockit

 

«Album perfetto per il mercato internazionale».

Rumore

 

«Una delle più convincenti promesse del panorama italiano underground».

MTV.it

 

«Il disco della conferma di un talento totale, che ha ancora tanto da dare alla musica tutta».

Audiodrome

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BEATRICE ANTOLINI+BAND, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN
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BEATRICE ANTOLINI+BAND, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN
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BEATRICE ANTOLINI+BAND, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN
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BEATRICE ANTOLINI+BAND, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN

 

PUNTATA 2
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI
In onda: 9 aprile 2009

Giovedì 9 Aprile h 19.55

Repliche:

Sabato 11 Aprile h 22.15

Domenica 12 Aprile h 15.45

Tre Allegri Ragazzi Morti, di Pordenone sono la creatura del geniale disegnatore Davide Toffolo (autore, tra gli altri, di libri a fumetti su Carnera, Pasolini…). Attivi dal ’94, sono diventati una band di culto, tanto che Gabriele Salvatores li ha voluti nel suo ultimo film “Come Dio Comanda” tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Non solo compaiono in una scena del nuovo lavoro del premio Oscar Salvatores, ma hanno contribuito anche alla colonna sonora con una canzone inedita appositamente composta. Adorati dagli adolescenti e non solo, contano numeri esorbitanti di contatti e visualizzazioni sul loro sito ufficiale e MySpace.

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN
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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN

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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN

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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN

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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN

PUNTATA 3
PAOLO BENVEGNU’
In onda: 16 aprile 2009

Giovedì 16 Aprile h 19.55

Repliche:

Sabato 18 Aprile h 22.15

Domenica 19 Aprile h 15.45

Paolo Benvegnù è il chitarrista-cantante fondatore degli Scisma, imprescindibile gruppo alternative-rock italiano ormai sciolto, con cui ha registrato, prodotto e composto tre dischi, vincitore di Arezzo Wave e del Premio Ciampi 1998. Dopo lo scioglimento degli Scisma, Benvegnù ha intrapreso la carriera solista e collaborato con Marco Parente, David Riondino e Stefano Bollani. Il suo brano “È solo un sogno” viene inserito da Irene Grandi nel suo album del 2003, ed è stato anche incluso nel recente “Best Of” di Irene in una versione live registrata con Stefano Bollani.

«Chi come noi si è innamorato di “Le Labbra” al primo ascolto, non avrà dubbi nel giudicarlo un album con tutti i crismi del capolavoro».
La Repubblica

«Ecco, finalmente, un bel disco italiano… La schiena, Il nemico, 1784: picchi rari. Le labbra si candida sin d’ora come uno degli episodi più ispirati del 2008».
La Stampa

«“Le Labbra” è uno dei dischi italiani più belli degli ultimi tempi, una collana di undici perle realizzate con passione e maestria da uno degli artisti più sensibili del panorama musicale italiano, indipendente per scelta e non per definizione».
Rockol

«Paolo Benvegnù mostra la maturità acquisita in questi anni inanellando 11 brani che rasentano la perfezione».
Rolling Stone

«Se esistesse un decalogo del cantautore contemporaneo porterebbe probabilmente la sua firma. Con “Le Labbra”, Paolo Benvegnù porta la sua scrittura allo zenit creativo».
La Gazzetta di Mantova

«Non un calo di tensione, non un riempitivo, non una scivolata nel luogo comune».
Il Mucchio

«Con “Le Labbra” Paolo Benvegnù indovina un album di tale intensità che ora è proprio inevitabile collocarlo tra i migliori cantautori rock d’Italia. Semplicemente, Benvegnù è miracolosamente riuscito a fare quel passo in più che distingue il disco buono da quello grandioso. Non perdetevelo per nessun motivo».
Blow Up

«Paolo Benvegnù indaga sull’amore in tutte le direzioni con immagini mai scontate».
Corriere Della Sera

«”Le Labbra” rappresenta la definitiva consacrazione di Paolo Benvegnù».
Rockerilla

«Se c’è un senso attuale nelle parole “musica d’autore” si trova anche in dischi come questo fatto di canzoni che non si consumano mai del tutto».
XL

«Era da parecchi anni che i critici non si trovavano unanimemente d’accordo sul peso specifico di un progetto italiano. Paolo Benvegnù è l’artista del momento».
Corriere Mercantile

«Siamo pronti a stracciarci di nuovo le vesti… questo è un album totalizzante».
Kronic

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PAOLO BENVEGNù (CON GUGLIELMO), THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

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PAOLO BENVEGNù (CON GUGLIELMO), THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

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PAOLO BENVEGNù (CON GUGLIELMO), THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

PUNTATA 4
THE MOJOMATICS
In onda: 23 aprile 2009

Giovedì 23 Aprile h 19.55

Repliche:

Sabato 25 Aprile h 22.15

Domenica 26 Aprile h 15.45

The Mojomatics, ovvero Mojomatt e Davematic. Sono un duo ma suonano con l’irruenza di dieci musicisti. Vengono dal Veneto e hanno aperto per: Gogol Bordello, Lords Of Altamont, Klaxons, Jon Spencer, Arctic Monkeys e tanti altri. Stanno conquistando l’Europa e gli Usa con il terzo album «Don’t pretend that you know me». Grazie alla Fondazione Arezzo Wave Italia hanno rappresentato l’Italia all’Oppikoppi Festival di Johannesburg. Sono stati poi selezionati da Italia Wave Love Festival per rappresentare l’Italia alla ventitreesima edizione dell’Eurosonic Festival, a Groningen in Olanda, assieme ai Jennifer Gentle e Baustelle.

 

PUNTATA 5
SICK TAMBURO
MisS xOX
In onda: 30 aprile 2009

Giovedì 30 Aprile h 19.55

Repliche:

Sabato 2 Maggio h 22.15

Domenica 3 Maggio h 15.45

I Sick Tamburo sono il nuovo progetto di Gianmaria Accusani dei Prozac+. La band che spopolò nei 90 con tormentoni come «Acido Acida» e aprì per gli U2. Questa nuova band propone la stessa miscela di rock e canzoni appiccicose come chewing gum. In formazione, oltre a Gianmaria, anche Elisabetta Imelio (bassista nei Prozac+, cantante in questo nuovo progetto). Un cd d’esordio fresco per la Tempesta Dischi (etichetta su cui incidono: Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci Della Centrale Elettrica, Il Teatro Degli Orrori…). Un look che catalizza e incuriosisce: si nascondono dietro a dei passamontagna e vestiti eleganti.

Fabio Zigante in arte miSs xoX è stato, alla fine degli anni ’70, uno dei principali protagonisti del Great Complotto di Pordenone. Ovvero un movimento situazionista che innescò l’esplosione del punk nel nostro Paese. Nel 1978 xoX realizzò con i suoi HitlersS il primo 45 giri punk italiano: lo split con i concittadini Tampax. Il disco è considerato da Jello Biafra dei Dead Kennedys uno dei migliori singoli del genere. Nel suo lungo viaggio musicale, Zigante ha sviluppato diversi progetti che hanno lasciato il segno: Andy Warhol Banana Technicolor, XX Century Zorro, El Funeral de Kocis. Il risultato concreto di questa nuova avventura è «Pensiero Nervoso» (Compact Echo). Un album di rara bellezza. Canzoni genuine e dirette. In grado di commuovere. Ballate sofferte. Musica senza tempo che rende omaggio, in maniera esplicita, ai Joy Division, Syd Barrett, i Wire, il ’77, i Jesus & Mary Chain, Radio Alice di Bologna e naturalmente al Great Complotto.

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SICK TAMBURO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN 

 

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SICK TAMBURO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN 
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SICK TAMBURO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN 

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MISS XOX, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELCAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN  

PUNTATA 6
THE WET-TONES
DOROTHY
GIOVANNI PIANIGIANI

In onda: 7 maggio 2009

Giovedì 7 Maggio h 19.55

Repliche:

Sabato 9 Maggio h 22.15

Domenica 10 Maggio h 15.45

 

Wet-Tones sono una delle più interessanti surf band della scena italiana. Tra i tanti riconoscimenti, anche quello degli americani Los Straitjackets (surfers americani che si esibiscono negli stadi davanti a 70mila persone) che hanno dichiarato: «Ci hanno colpito davvero i Wet-Tones, penso che la loro versione di “University Blvd.” sia la migliore che ho mai sentito. Mi piace più la loro che la nostra!». La musica dei Wet-Tones sarebbe la colonna sonora ideale per un film di Quentin Tarantino. I Dorothy sono una giovane e promettente rock band triestina, sulla scia dei grandi classici come i Black Sabbath e le suggestioni dello stoner rock. La puntata contiene anche un’intervista al regista Giovanni Pianigiani.

 

PUNTATA 7
THE NIRO
In onda: 14 maggio 2009

Giovedì 14 Maggio h 19.55

Repliche:

Sabato 16 Maggio h 22.15

Domenica 17 Maggio h 15.45

Davide Combusti, in arte The Niro, è un musicista, cantante e compositore che aveva già un curriculum da paura prima dell’uscita del debutto su Universal. Per esempio aveva aperto i concerti di Amy Winehouse e Deep Purple (all’epoca sconosciuto eppure applaudito da un pubblico di 8 mila persone, di solito poco clementi con i supporter…) ed il manager dei Radiohead l’aveva voluto nel progetto «Anti Atlas». È stato l’artista di chiusura del primo maggio in piazza a Roma. Ha una voce da brivido sulla scia di Nick Drake, Tim Buckley, Elliott Smith. Sicuramente uno dei nomi più esportabili all’estero (è prevista una distribuzione mondiale del suo cd).

«Questo primo album eponimo scioglie ogni possibilità di difesa.

…Qui tutto è fuori dal comune: una voce capace di evocare paragoni illustri, una fantasia melodica sempre imprevedibile, una capacità ritmica che trova nei tempi dispari il suo terreno più fertile…

Un disco che continua ad arricchire l’ascolto, che commuove e stupisce; uno dei dischi dell’anno».

Rockerilla Aprile 2008

 

«Suggestioni intense si rincorrono senza pause anche nel resto della scaletta, appassionante e toccante nelle sue atmosfere sempre evocative, nella poetica tendente al visionario dei testi (in inglese), nel carisma di interpretazioni vocali, quanto mai duttili…insomma, una prova di alto livello e di respiro internazionale».

Mucchio Selvaggio Maggio 2008

 

«Davide Combusti, alias The Niro, ha dalla sua una scrittura già autorevole e complessa. Come testimonia quest’ album d’esordio, trionfo di ballate crepuscolari ed incendi elettroacustici».

Rodeo Magazine Aprile 2008

 

«Un fenomeno nato con il passaparola. Dai concerti in piccoli locali i suoi

brani finiscono su MySpace e il mondo si apre: un contratto importante e

l’esibizione davanti al pubblico di Amy Winehouse».

La Repubblica

 

«Basta solo un quarto d’ora per capire che la musica di Davide Combusti (alias The Niro) possiede una qualità compositiva ed espressiva capace di lasciare il segno. Se possiamo sbilanciarci, per una volta, ci troviamo di fronte a un talento assoluto».

Rockerilla

 

«Ha già incantato l’Europa, ora la conquisterà. La rivelazione 2008 della musica è un italiano con un nome che richiama fasti e successi: The Niro».

Maxim

 

«Caso più unico che raro. Un italiano debutta sul mercato internazionale.

…armato di chitarra voce e un pugno di canzoni. My Space è stato l’amplificatore mediatico di melodie rapinose come Liar. Ora lo attende la grande platea…».

XL

 

«Una stella made in Italy… il giorno dopo il concerto di Amy Winehouse i

quotidiani dedicavano un intera pagina all’evento. Merito anche di un ragazzo italiano: The Niro. Ormai una piccola celebrità».

Elle

 

«”An Ordinary Man”, un uomo qualunque, un menestrello come tanti che non riesce a staccarsi dalla sua musica. Questi quattro pezzi ti crollano addosso come un macigno, altro che uomo ordinario…».

Rockit.it

 

«L’italiano The Niro spopola negli States. Ironico e irriverente Davide

Combusti, in arte The Niro, sta conquistando migliaia di fan a New York…».

Flair

 

«Melodie e brani dal sapore britannico e faccia da inglese. Ecco The Niro,

giovane promessa della musica di casa nostra».

Fox

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THE NIRO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

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THE NIRO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

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THE NIRO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

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THE NIRO, THE RUSSOS IN ORBITA SESSIONS, TELECAPODISTRIA. FOTO DI CHIARA GULIN.

 

PUNTATA 8
TILLAMOOK
SAMUEL KATARRO
In onda: 21 maggio 2009

Giovedì 21 Maggio h 19.55

Repliche:

Sabato 23 Maggio h 22.15

Domenica 24 Maggio h 15.45

Samuel Katarro, al secolo Alberto Mariotti è un ventitreenne di Pistoia. Si cela dietro un nome che colpisce e rimane in testa. Anche il suo esordio «Beach Party» colpisce. Un festino strampalato sulla spiaggia, in cui si incontrano Robert Johnson, i Gun Club, Johnny Cash, la psichedelia contemporanea di Mercury Rev e Flaming Lips. La dimensione acustica scarna ed essenziale tipica dei primi bluesmen e folksinger americani, immersa però in un’atmosfera più nevrotica di certa new wave americana anni ’70 (Pere Ubu, Devo, Talking Heads). Niente riferimenti italiani? Decisamente no. Il disco è stato prodotto e mixato da un altro musicista che all’estero ci invidiano: Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Blues malato, falsetto, suoni acidi e dissonanti, distorsioni, chitarre massacrate. I testi parlano di: scritti biblici, caos, masochismo, bagni chimici trasformati in case d’appuntamento. Federico Fiumani l’ha voluto nel «Dono», tributo ai Diaframma che raccoglie alcune delle migliori realtà dell’underground italiano. XL di Repubblica gli ha dato ampio spazio, così come il resto della stampa specializzata che l’ha unanimemente posto tra i migliori debutti del 2008.

Tillamook sono una blues/garage band triestina . Hanno partecipato alle selezioni italiane per l’International Blues Challenge nell’ambito del Rootsway Roots’n’Blues&Food Festival di Parma, e ne sono usciti vincitori. In giuria c’erano due nomi di spicco della scena blues internazionale: Jimbo Mathus (musicista e produttore del Mississippi) ed Eric Deaton (chitarrista e degno erede di Derek Trucks e Warren Haynes). La vittoria li ha portati ad esibirsi all’International Blues Challenge, a Memphis. 

 

PUNTATA 9
BLAKE E/E/E
In onda: 28 maggio 2009

Giovedì 28 Maggio h 19.55

Repliche:

Sabato 30 Maggio h 22.15

Domenica 31 Maggio h 15.45

Blake/e/e/e sono una band nata tra Chicago e Bologna, ed è stata fondata da due ex-membri dei Franklin Delano: Paolo Iocca e Marcella Riccardi. Completano la formazione Egle Sommacal (Massimo Volume) e Mattia Boscolo. Il loro esordio «Border Radio» (Unhip Records), intriso di folk, post punk, dub sta avendo ottimi riscontri. «I Blake/e/e/e nascono in un seminterrato a Bologna», spiega Paolo Iocca. «Ci siamo poi spostati in studio con un batterista di Chicago, Davy DeLaFuente che si era appassionato a tal punto da venire a registrare aldilà dell’oceano. Insieme al nostro producer Bruno Germano ci siamo immersi nelle piste, nei cavi, nella strumentazione, effettistica e registrazione. Dopo i due tour negli States fatti con i Franklin Delano, ci siamo sentiti limitati in un genere musicale, l’alt.country, che avevamo scelto proprio per la sua libertà».

 

«Giunta al capolinea l’avventura dei Franklin Delano, Paolo Iocca e Marcella Riccardi dimostrano che la loro vena creativa non si è esaurita. Anzi: l’album con cui debutta la loro nuova creatura Blake/e/e/e […] è molto probabilmente la cosa migliore che entrambi abbiano mai fatto».
Rumore Mag


«Comunque legato alla forma canzone e costantemente sospeso tra tensione e delicatezza, Border Radio ha tra le sue altre più valide caratteristiche una sana, intrigante imprevedibilità».
Il Mucchio Selvaggio

«Un disco che è un’esperienza sensoriale prima che acustica […] – ma che non cede un millimetro alla pretenziosità di tesi deduttive da dimostrare coi fatti: si chiama equilibrio raggiunto, cosa assai rara e preziosa».
Blow Up Mag

«I bolognesi Blake/e/e/e sembrano trovarsi a loro agio sulle linee che separano il post-rock dal post-folk, la psichedelia dall’alt-country. Evitano di prendere cittadinanza; danzano sul confine con un delizioso lavoro in cui la chitarra acustica ha naturalmente un ruolo fondamentale ma si intreccia in modo impeccabile alle trame vocali di Paolo Iocca e Marcella Riccardi».
Rocksound Mag

«Ti sorprende a ogni canzone, passando in modo sgarbato dal dub più avanti al folk-pop stralunato e psichedelico».
D – La Repubblica

«Le frequenze di questa bizzarra “radio di confine” arrivano infatti a coprire uno spettro sonoro che si estende dal freak folk d’antan della Incredible String Band fino al dub e a declinarne i paradigmi con gusto, raziocinio e, cosa ancor più apprezzabile, con una robusta dose di estro e altrettanta personalità».
Rockerilla

«I Blake/e/e/e dovrebbero essere insegnati a scuola, non per maestria tecnica o sonora, ma perchè rappresentano ciò che si sta perdendo, una sana ed ampia scelta, anche a causa di una cultura sottratta inesorabilmente dei propri spazi, dei propri denari, come se nulla contasse, come se l’unico sentimento che ne verrà fuori da quest’epoca tubefatta dagli errori, sia stare sereni e ben dritti in coda ad aspettare la propria razione».
Glasshouse Splinder

«Il sapore è indefinibile; la si può descrivere con un giro di parole, che racconta di un qualcosa che alcuni gruppi italiani hanno, di mediterraneo forse, una predisposizione a ibridare con la propria sensibilità, nessun interesse a prediligere le proprie tradizioni… ».
Sentire Ascoltare

«Il passo successivo, a questo punto, potrà essere il passaggio dal ruolo di primi della classe a quello, ben più impegnativo, di fuoriclasse: del resto, quando la stoffa c’è, basta crederci».
Il Tirreno

«Dentro ci sono un sacco di cose, insomma, che ritornano come in una tavola periodica: è il bordo su cui cammini da più di quaranta minuti e da cui sai che prima o poi cadrai. E invece il cerchio continua a girare, l’acqua a scorrere, i colori a mischiarsi e a cambiare forma e densità, ma tu hai la sensazione di star fermo. Un’immobilità ciclica, un pendolo davanti agli occhi che non riesci a smettere di fissare. Ti risvegli ogni tanto grazie a qualche grido più aggressivo, a qualche strappo. Ma anche quando finisce tutto, continui a galleggiare, e ne vuoi ancora. Ancora. Ancora».
Rockit


«La convenzionalità d’impostazione (post folk vissuto, dilatazioni tanto non esasperate quanto ricercate) viene diluita in pozioni astratte per miscela (ricerca ostinata e quasi violenta- nell’asimmetria- della forma canzone, melodie protese a dismisura, movenze psych addirittura oltre il tasso alcolico) per un alt qualcosa (folk, country,ecc.ecc.?) destinato a non avere confini definiti».
Kronic


«Se questo piccolo capolavoro fosse un dipinto, sarebbe senza ombra di dubbio una tela astratta di arte moderna: non tutti lo capiranno, ma per chi saprà apprezzarlo sarà un’esperienza memorabile».
Indie Zone

«Tutti pronti a sbrodolarsi per le new sensation alt-folk-freak americane che quasi non si accorgono dell’oro nascosto sotto il materasso di casa. Questo oro qua».
Semiscrivi.Wordpress

«Gli unici eccessi sono quelli visionari dai quali i Blake/E/E/E non si tirano certo indietro, così l’ipnotica ‘Time Machine’ deraglia dopo poche misure e va completamente per conto suo; per non parlare di ‘Dub-Human-Ism’ dove i Beach Boys vengono rivisti, rivestiti, rinnovati e riclassificati in oltre 10 minuti di sperimentazioni. A parte le fughe ‘creative’, “Border Radio” è un disco solido, costruito in maniera artigianale, cosa molto rara in questo mondo di indie-plastica».
Kataweb – Musica

«Un disco che è in fondo in fondo sembra essere una domanda filosofica posta in musica, sull’essere e il non essere. Sul senso e il non senso, sulla nostra possibilità di riconvertire l’antimateria in materia vivente e pulsante, grazie alla creatività, grazie alla fantasia».
Music Club

 

PUNTATA 10
ABBA ZABBA
HOOSH

In onda: 4 giugno 2009

Giovedì 4 Giugno h 19.55

Repliche:

Sabato 6 Giugno h 22.15

Domenica 7 Giugno h 15.45

 

Sandro Giorgiutti, in arte Abba Zabba è un cantautore di raro talento. Ha un timbro vocale profondo e intenso, che conquista il pubblico. I suoi primi ascolti sono stati i classici del soul e i Beatles. La sua scrittura è puro istinto, ispirata da Tom Waits, Tim Buckley e Devendra Banhart, con una fissa per il punk. Da poco è uscito un suo doppio ep: “Hollenbackinfakie” e “Today”.

«Abba Zabba, cantautore triestino folgorato dal beatlesiano “Abbey Road” all’età di sette anni e che pare continuare la recente tradizione musicale del fertile Nord Est italiano. Abbiamo deciso di segnalarlo non solo perché il suo “Today EP” ci ha convinto con il suo mix di malinconia notturna ed ingenua freschezza post-adolescenziale, ma anche perché ridendo e scherzando, il Nostro è riuscito a convincere la Centre Of Wood – solitamente atta a musica drone & affini – a puntare su di lui. Questi primi passi, soprattutto “Moonback” e “Let It Be Me” sono degli ottimi biglietti di presentazione così come tutto “Today EP”. Un ascolto consigliato e non solo una scimmiottatura dei cantautori indie-folk-depressi d’Oltreoceano».

Il Mucchio

 

Gli HOOSH nascono nel novembre 2008, la band è composta dal chitarrista Marco Andreatta e dalla cantautrice Eryx, affiancati in alcuni brani dalla vocalist Nicole Pellicani (Tiromancino-Elisa).

Eryx è un’artista che fa musica da diversi anni. Una ragazza di talento, genuina, con una voce da brivido e un look alla Amy Winehouse, fatto di tatuaggi, presenza scenica da bad girl e carisma. Nel ’98 con la rock’n’roll band triestina The Headmistress vinse le selezioni regionali di Arezzo Wave. Nel 2006 Eryx ha registrato un lavoro intimista, acustico e dalle tinte scure. Tra Tori Amos e una versione femminile di Ryan Adams: una sintesi definita dall’autrice “noir rock”. Quelle canzoni conquistarono la redazione di Demo, il programma di Radio Uno Rai dedicato agli emergenti e alle autoproduzioni. I conduttori Michael Pergolani e Renato Marengo hanno pubblicato questo commento sul sito della Rai: «Eryx di Monfalcone è una delle cantautrici rock più dense che abbiamo incontrato, piccola ma di grande peso specifico, temibile in un certo senso, anche se t’accorgi che quel che brilla e brucia veramente è l’altra faccia della luna, quella illuminata da un altro sole… Eryx è forte ed è forte perché quello che canta e scrive le viene dritto da dentro e con l’intensità di un dentro ferito, malinconico o famelico che sia. A noi è piaciuta molto. Piacerà anche a voi ne siamo certi…».

 

 

 

 

Per gli stacchi di cabaret partecipano ad In Orbita tv anche: lo showman Flavio Furian, e per la prima volta la super-fanta-band The Palacinkas (Elvic, John Prasec, Kia, Bonko), e la vj anglo cinese Ciccia Chee.

Flavio Furian, imitatore, cabarettista e showman: un talento e una carriera inarrestabile. Ha partecipato con successo a numerose trasmissioni televisive: finalista di “Tai Tanic”, campionato nazionale imitatori, condotto da Anna Falchi e Massimo Boldi (Rai Due); “Carramba che fortuna” (Rai Uno) condotto da Raffaella Carrà, durante il quale imita Zucchero con la partecipazione dell’artista in studio; nella rosa dei finalisti di “Sì sì è proprio lui” (Rai Uno) condotto da Luisa Corna. Impressiona i giornalisti con l’imitazione di Dario Fo, che andrà in onda anche sul TG 1; presenta il carnevale di Trieste sull’emittente locale Tele 4. Ha ricevuto un premio dai giornalisti televisivi Rai per le imitazioni di Celentano e Dario Fo. A questo si aggiungono le infinite serate in giro per l’Italia e non solo: da citare il trio con Luciano Lembo e Michele Piasco nel Casinò “Perla” di Nova Gorica, il più importante della Slovenia, e gli spettacoli nel circuito del cabaret di Roma.

 

RADIO CAPODISTRIA: IN ORBITA LA QUINTA STAGIONE!

SHOW

NEWS

SESSIONS LIVE

IN ORBITA SHOW

Va in onda ogni LUNEDì dalle 18 alle 19 e in replica SABATO dalle 23 alle 00.

Il programma, ideato e condotto da Ricky Russo, è un contenitore di musica a 360 gradi (rock, punk, reggae, indie, electro, black, nu folk, new wave…) che al suo interno raccoglie tante rubriche e dà ampio spazio ad ospiti e interviste, unendo l’informazione e l’approfondimento musicale all’intrattenimento.

In Orbita Show si occupa anche di libri musicali, con interviste agli autori, e di novità cinematografiche, tramite la rubrica “Soundtracks” curata da Fabio Vergani.

Tra gli intervistati delle passate edizioni: SUBSONICA, AFTERHOURS, LINEA 77, AMARI, SCUOLA FURANO, ANTI ANTI, RICCARDO SINIGALLIA, AL CASTELLANA, LACUNA COIL, OFFLAGA DISCO PAX, PAOLO BENVEGNU’, PERSIANA JONES, THE FIRE, FARE SOLDI, THE ZEN CIRCUS, DUFRESNE, JENNIFER GENTLE, BEER BONG, TYING TIFFANY, GIUANN SHADAI, TORMENTO, MARLENE KUNTZ, IL TEATRO DEGLI ORRORI, SUPER ELASTIC BUBBLE PLASTIC, PAY, LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA, JON SPENCER, SANO BUSINESS, ASSALTI FRONTALI, UNLIMITED STRUGGLE, EX-OTAGO, BAUSTELLE, GEL, VINCENZO DA VIA ANFOSSI, FEDERICO FIUMANI, DARGEN D’AMICO, BUGO, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, MASSIMO ZAMBONI, FRANZISKA, BEATRICE ANTOLINI, THE MOJOMATICS, SICK TAMBURO, BLAKE E/E/E, TRABANT, CSS, YO YO MUNDI… and many many more…

DAL 17 SETTEMBRE 2008 IN ORBITA NEWS e IN ORBITA SESSIONS si alternano ogni MERCOLEDì dalle 18 alle 19 (replica DOMENICA dalle 23 alle 00).

IN ORBITA NEWS

Il programma, ideato e condotto da Ricky ed Elisa Russo ovvero The Russos, si concentra sulle nuove uscite discografiche più interessanti del momento, facendo una panoramica su diversi generi musicali. Senza badare troppo alle classifiche di vendita, ma esplorando piuttosto l’underground italiano e internazionale.

IN ORBITA SESSIONS

Ovvero i grandi concerti di Radio e Tele Capodistria, registrati ad hoc nei nostri bellissimi e super-attrezzati studi. Lo scorso anno le In Orbita Sessions hanno avuto un ottimo seguito. Nella seconda edizione abbiamo cercato di migliorare ancora, ospitando nomi sempre più celebri nel panorama musicale italiano.

Protagonisti della prima edizione sono stati: i Jennifer Gentle, la rock-band psichedelica del padovano Marco Fasolo, accasata alla Sub Pop di Seattle; il soul singer Al Castellana & Soul Combo; Dejligt, il progetto elettro acustico di Matteo Dainese; i promettenti cantautori folk FR Luzzi, Andrea Sambucco e Abba Zabba; le rock’n’roll band Fuel From Hell e Gonzales, le percussioni brasiliane della Banda Berimbau; il rap di Giuann Shadai, Carnicats, Tizla e dj Tubet, i new-wavers Trabant, il punk Superstar DJ Marco Bellini; la reggae dub band B.R.Stylers; la rock band slovena Tide.

RADIO CAPODISTRIA
Onde Medie: 
1170 Khz pari a metri 256,4
Modulazione di Frequenza: 97.7 – 103.1 – 103.6 Mhz Stereo RDS
Area servizio: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Slovenia, Croazia, regioni dell’alto e medio Adriatico.
Satellite: HOTBIRD, il transponder è 12303 V sul pid audio 254 (trasmissioni in chiaro)
Web: http://www.radiocapodistria.net/

 


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