«Sono un tipo semplice – dice Tim Vantol –. Non sono né il miglior musicista né il miglior cantautore sulla faccia della terra. Ci sono milioni di persone al mondo che possono suonare la chitarra e controllare la voce meglio di me. Ma è come con la pittura astratta: trovi sempre qualcuno che dice “questo avrei potuto dipingerlo io”. Certo. Però non l’hai fatto»: questa dichiarazione riassume bene l’attitudine dell’artista nato ad Amsterdam, in concerto venerdì con il suo folk punk acustico al Binario 9 (dopolavoro ferroviario) in viale Miramare 51. La serata inizia alle 20 con Kelly Simon e The Bonfire Kids, progetto acustico goriziano contaminato da punk, folk americano e surf pop. L’ingresso è gratuito, «ma chi ha piacere – dichiarano gli organizzatori di Never In – potrà supportare la nostra associazione con un’offerta libera». Non è la prima volta di Vantol in città: «Nel 2014 – ricorda – ero finito a suonare in questa città italiana che non conoscevo, Trieste, al Cafè Rossetti, con l’opening dei triestini My Space Invaders e quella serata mi era rimasta proprio impressa nella mente, uno show bellissimo, gente simpatica, davvero una sorpresa. Da allora ho desiderato fortemente tornare e ci sono riuscito nel 2019, per un live al Loft condiviso con Sneaky Toy e Luke Hilly. Soddisfatto di tornarci per la terza volta». Armato di chitarra acustica e voce graffiante dal particolare timbro roco, con un rock folk battagliero per amanti di The Gaslight Anthem, Flogging Molly, Chuck Ragan, Frank Turner ma anche Mumford&Sons, Vantol porta dal vivo il suo ultimo album “Better Days”: «Un disco di canzoni che suonano come se fossero state parte di te da sempre, perché racconto storie dalla mia prospettiva, ma con un taglio universale, mi piace siano aperte all’esterno. La mia filosofia è che nella vita niente è dovuto o scontato, e quindi è bene dare spazio e amplificare ogni pensiero positivo. Per anni ho combattuto i miei demoni, ho pensato quasi di abbandonare la musica. Oggi tutto mi sembra un dono. Voglio motivare le persone, incoraggiarle: c’è sempre un buon motivo per andare avanti».
Elisa Russo, Il Piccolo 27 Aprile 2023
