Chi segue dal vivo il cantautore triestino Toni Bruna è abituato alle sue scelte di luoghi spesso inusuali, che rendono ogni concerto un’esperienza unica. Ha suonato in un improbabile orto in Ponziana, sul tram di Opicina (quando ancora circolava), nella galleria di un treno, nella tromba delle scale del Gopcevich, dietro al banco di un bar, sulla terrazza del Revoltella, nel suo ex laboratorio di falegname, nella basilica di San Silvestro, perfino nel piazzale davanti alla Ferriera. Il pubblico si aspettava forse una sua esibizione estiva in città (dove comunque si è esibito a giugno col suo progetto di musica elettronica Keope per “Trieste Estate Fuoricentro”), ma Toni Bruna ha deciso di suonare poco lontano da casa sua, visto che da diversi anni vive a Prešnica, in Slovenia. L’appuntamento è dunque giovedì alle 19 a Sveta Marija Snežna (Madonna della Neve) a Cernotti (insediamento di appena 85 abitanti della municipalità di Capodistria). «Lo considero un concerto che conclude un po’ un ciclo – racconta Toni Bruna – e per questo ho scelto un posto che ha visto nascere e crescere il mio ultimo album “Fogo Nero”. Sarà un viaggio nel tempo per incontrare alcuni amici e musicisti che hanno fatto parte della “famiglia Toni Bruna” dagli esordi. Ci saranno Ale Martini all’ukulele e voci, Raffaele Podgornik alle percussioni e Massimo Tunin al piano elettrico e voci». Un ritorno, insomma, alla band al completo, dopo qualche anno in cui ha suonato dal vivo quasi esclusivamente da solo. «La piccola chiesa arroccata sul colle tra Praproče e Černotiče davanti a cui si tiene il concerto è un posto meraviglioso, dicono sia stata eretta nel 1663, sulle rovine di un castelliere». «Xe un posto potente – aggiunge in dialetto, la lingua delle sue canzoni, “l’unica lingua possibile” come la definisce lui – che ne parla de gente, bestie, piante, tera e spirito come una roba sola, xe una celebrazion dele verità naturali per sora de tute le monade dei esseri umani. Piera xe piera, pan xe pan, no se discuti». A questo punto, è il cantautore stesso a fornire le indicazioni utili per raggiungere il luogo del concerto da Trieste: «Consiglio di uscire per il valico di San Servolo/ Socerb o Pesek, arrivare fino al paese di Černotiče, attraversarlo e seguire le indicazioni per Sv. Marija Snežna. Una strada sterrata ma in buone condizioni vi porterà fino al parcheggio alla base del sentiero. Lasciate lì la macchina e salite a piedi, sono 15 minuti camminando con calma. Indossate scarpe adatte, portate una torcia o altro per far luce al ritorno e magari qualcosa da mangiare e bere: a fine concerto facciamo merenda assieme sul prato!». In scaletta, oltre che i brani tratti dai suoi due album – il fortunato esordio “Formigole”, con cui aveva dimostrato come si potesse unire il dialetto alla musica e risultare credibile anche al di fuori dei confini cittadini (arrivando live in Spagna, in Belgio o negli Usa) e il più recente “Fogo Nero”, uscito a dieci anni dal primo -, anche qualche inedito non ancora inciso. Le prossime date del tour saranno il 24 agosto alle 19.30 a La volpe e l’uva di Verona e il 27 agosto all’Osteria Vino al Ponte di Cellarda a Feltre, con inizio alle 18.
Elisa Russo, Il Piccolo 17 Agosto 2023
