La quinta edizione del Trieste Calling The Boss si terrà dal 21 al 25 aprile, con un calendario fittissimo: cinque giornate per una ventina di concerti in location diverse. Tra i nomi di punta in cartellone: Eugenio Finardi e Davide Van De Sfroos.
Si parte giovedì 21 alle ore 20.45 dal Café Rossetti; gli headliner sono i Jarred, The Caveman da Santarcangelo di Romagna, il loro ultimo disco «I’m Good If Yer Good», prodotto da Antonio Gramentieri dei Sacri Cuori, presenta sonorità che affondano le proprie radici nel folk americano. In apertura di serata, un tributo al Boss con una serie di voci femminili: Eliana Cargnelutti, Dorina Leka, Gabry & Monte, Federica Crasnich, Fiore Lazzerini.
Venerdì 22 l’appuntamento è al Teatro Miela, alle 20.45. In scaletta, per la prima volta a Trieste, il cantautore lombardo Davide Van De Sfroos. «Dopo le svariate sperimentazioni dei lavori degli ultimi anni, si fa sentire forte la voglia di un ritorno alle radici e al folk degli inizi» racconta Van De Sfroos, «Io ovviamente non posso tornare indietro o ringiovanire. Mi ha stimolato molto quindi, la possibilità di suonare con gli Shiver, questi ragazzi che venivano ai miei concerti quando erano bambini. Con mio grande piacere gli Shiver hanno accettato di accompagnarmi in questo “Cooperatour”, sarà come una gita all’insegna del folk».
A chiudere la serata Canto Libero, il progetto di omaggio a Mogol e Battisti che questa volta si calerà nei panni della E Street Band. Sempre venerdì, in apertura, un set di tributo al Boss con alcuni dei nomi di punta della scena rock locale: Nasty Monroe, Afterglow, The Rideouts, On The Road.
Sabato 23 si parte alle 15, dallo stabilimento balneare Ausonia con “We liked the same music, We liked the same bands – acoustic & benefit jam” e la presentazione del libro a fumetti “Bruce Springsteen – Spiriti nella notte” di Marco D’Angelo e Fabrizio Di Nicola. La jam acustica vedrà sul palco artisti provenienti da tribute band: Renato Tammi e Antonio Tedde (SpringStreet Band), Raffaele Pastore e Gaetano Ambrico (The E-ssential), Carlo Ozzella e Claudio Sax (The 57th Street Band), Davide Balbini (Jersey Devil Band) e Mauro De Nicola.
La sera del 23, alle 20.45 il festival si sposta al Miela con The 57th Street Band & friends ed Eugenio Finardi. Il cantautore milanese porta uno spettacolo che celebra i 40 anni della sua carriera e si chiama appunto «40 anni di Musica Ribelle». Uscì nel 1976 «Sugo», disco che lo ha portato al successo e in cui sono contenuti, oltre alla canzone-manifesto “Musica Ribelle”, alcuni tra i brani più rappresentativi della sua carriera, come “La Radio”, “Voglio” e “Oggi ho imparato a volare”. Nel tour attuale, Finardi propone per la prima volta dal vivo l’intera scaletta dell’album «Sugo».
In chiusura, sul palco con The 57th Street band si alterneranno ai microfoni anche vari amici cantanti: Renato Tammi (SpringStreet Band di Torino), Raffaele Pastore (The E-ssential da Napoli), Davide Balbini (Jersey Devil Band da Cremona).
Anche domenica 24 si comincia già alle 15, alla Chiesa Evangelica di Largo Panfili 1 con “C’mon Rise Up: Rock Meets Gospel”. E alle 18, alla Terrazza Ausonia ci sono The Mama Bluegrass Band da Saronno ed un set acustico di Powlean ed Hernandez&Sampedro. Una chiusura speciale lunedì 25 alle 13: questa volta a numero limitato, chi si prenoterà via mail potrà assistere ad un concerto dei veneti Fireplaces in una tipica osmiza triestina. Per info su biglietti e altri dettagli: www.callingtheboss.it
Elisa Russo, Il Piccolo 24 Marzo 2016