«La cultura è un gradino sopra tutto il contesto che ci circonda, non c’è arroganza, c’è disponibilità, c’è costruzione e capacità di comprendere i tempi che viviamo con tutte le difficoltà attuali e la grande responsabilità di dare messaggi positivi ai giovani»: l’assessore alla cultura e al turismo Giorgio Rossi inaugura la conferenza di presentazione della diciottesima edizione di Trieste Estate, nella bellissima sala Luttazzi al Magazzino 26 di Porto Vecchio, con un sincero plauso al settore culturale, uno dei più colpiti dalla pandemia. «Abbiamo deciso – aggiunge la dirigente del servizio promozione turistica, eventi culturali e sportivi Francesca Locci – di concentrare tutto a San Giusto per motivi scenografici e di gestione delle norme anti-covid». Un servizio nuovo, specifica la Dottoressa Locci, sarà quello offerto da Ticketpoint che gestirà le prenotazioni: alcuni eventi saranno gratuiti, altri a pagamento ma sarà in ogni caso necessario prenotarsi; il sito di Trieste Estate sarà aggiornato da metà giugno con tutti i dettagli. I costi complessivi della rassegna promossa dal Comune ammontano a circa 600 mila euro, tra i finanziamenti, quest’anno si conta l’apporto di 150 mila euro derivante dal gettito della tassa di soggiorno.

Nel Cortile delle Milizie all’interno del Castello saranno allestiti due palchi: uno di grandi dimensioni, coperto, con una platea da 800 posti e un altro di dimensioni più ridotte, con 150 posti disponibili a sedere, per le proposte più “cameristiche”.

Circa 90 gli spettacoli, dal 2 luglio a settembre, presentati dai direttori artistici Gabriele Centis per la musica e Lino Marrazzo per il teatro. «Un programma ricco, articolato, trasversale nei generi – assicura Centis – e rivolto a tutte le fasce d’età. Vuole essere un segnale di ripresa per il settore dello spettacolo e di sostegno alle attività professionali ad esso legate».

È intervenuto anche Maurizio Giudici di Federalberghi, segnalando la creazione in atto di «un sistema di sconti per aumentare gli afflussi di turisti in città».

Gli spettacoli spazieranno dalla musica classica e lirica al jazz, dal pop al rock, dalla prosa al cinema, per soddisfare un pubblico sempre più vasto. Come nelle precedenti edizioni, saranno presenti le proposte dei Festival: Shorts (unica eccezione alla location del Castello, in programma al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini e al cinema Ariston), TriesteLovesJazz, Hot in the City, Trieste Summer Rock, Cinema Nordest, Trieste Operetta Festival. E poi eventi organizzati da enti e associazioni (Orchestra di Fiati G. Verdi, Conservatorio Tartini, Piccolo Opera Festival, Società dei Concerti, Chamber Music, Nuova Orchestra Busoni, Festival Approdi, Trieste Flute Ensemble, Triskell, 1000 Streets Big Band). Per gli appuntamenti teatrali saranno presenti: Il Rossetti, Contrada, Teatro Sloveno, Teatro Miela, ma anche CSS Udine, Teatro Stabile di Verona, Artisti Associati, Trento Spettacoli, Petit Soleil, Arti Fragili, Teatro degli Sterpi, Atto V, Golden Show.

L’operina “Maria de Buenos Aires” di A. Piazzolla, la star del jazz Edmar Castaneda, il Quartetto Paul Klee, il trio jazz di Tullio De Piscopo, il recital di Massimo Ranieri, i live di Ghemon, Francesco Gabbani, Alex Britti, gli Area, Barcelona Gipsy, Tre allegri ragazzi morti; il Trieste Operetta Festival, “Ottantena” con Ariella Reggio; un omaggio al regista Marko Sosič con una versione di “Cik pausa”; “La traviata”; “Topolini”; “Fake Dante”: ce n’è davvero per tutti i gusti.

Elisa Russo

Si parte dunque il 2 luglio con “Anima Smarrita” di Alessio Boni e Marcello Prayer sulla poesia di Dante a San Giusto e con il Shorts International Film Festival al Giardino Pubblico e Ariston.

Scorrendo il calendario si nota il consueto appuntamento con il TriesteLovesJazz: il via il 4 luglio con Cirichè Latin Jazz, il 7 c’è il triestino Luca Ciut Ensemble, l’8 la star mondiale del jazz Edmar Castaneda, il 10 Tullio De Piscopo, il leggendario batterista e percussionista napoletano in trio con Moroni e Zunino, il 13 il rapper e cantante Ghemon, fresco dell’ultimo Sanremo, la serata Luttazzi il 16 con Gabriele Comeglio Band e l’8 agosto l’immancabile concerto all’alba. Da segnalare anche una coda del festival a settembre, nella Sala Luttazzi: l’11 il premio Franco Russo e il 17 il ricordo a Jacopo Starini, il giovane batterista triestino morto a soli 26 anni. Qualche nome caldo lo piazza Good Vibrations/ Trieste is Rock con la rassegna “Hot in The City” che vedrà esibirsi Massimo Ranieri con il recital “Sogno e son desto” il 21 luglio, il chitarrista Finaz della Bandabardò il 22, il 26 “Macete” con Furian e Maxino, il triestino d’adozione The Leading Guy il 3 agosto (con due set), il festival “Trieste Calling The Boss” dal 18 al 20 agosto (si recupera la decima edizione della kermesse dedicata agli amanti di Springsteen), Alex Britti il 28; a settembre il 3 (la data è in via di conferma e potrebbe subire un cambio) Francesco Gabbani e il 10 il musical made in Trieste “Sweet Dream”, con i fratelli Zannier, Dennis Fantina e altri talenti triestini. Anche il Teatro Miela firma alcune serate di grande attrattiva: il 15 luglio i Barcelona Gipsy Balkan Orchestra (previsti per il 25 febbraio 2020 furono uno dei primi concerti annullati a causa dell’esplosione dell’emergenza sanitaria), il 29 i Tre allegri ragazzi morti, il 12 agosto i giovani vincitori del contest Miela Music (The Holy Smog, Movimento Cumbiero, Zima Blue Quartet e Thanks Welcome Aboard!) e il 12 settembre i Mellow Mood, le star del reggae da Pordenone. Dal 5 all’8 agosto riconfermato l’appuntamento per gli amanti del prog, il Trieste Summer Rock Festival di Musica Libera, con Metamorfosi, Orme, Osanna, Area.

 

GHEMON 13 luglio


Torna a Trieste dopo 10 anni esatti: era il 2011 quando Ghemon, al secolo Giovanni Luca Picariello, rapper e cantautore di Avellino classe ’82, si esibiva proprio al TriesteLovesJazz. Se allora era un nome di culto, oggi è un artista affermato e conosciuto dal grande pubblico, anche grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo (alle ultime tre edizioni). Più di vent’anni di carriera, migliaia di concerti, un libro, tanti album, l’ultimo “E vissero feriti e contenti” uscito quest’anno, hanno visto Ghemon evolversi da rapper che i testi li “recitava”, a vero e proprio cantante dalle venature soul: d’altra parte suo insegnante di canto era stato il soulsinger triestino Al Castellana.

 

MASSIMO RANIERI 21 luglio

 

A 70 anni e dopo aver venduto oltre 14 milioni di dischi nel mondo, la carriera di Massimo Ranieri non conosce sosta. In “Sogno e son desto”, da lui ideato e scritto con Gualtiero Peirce, è protagonista, con la sua consueta classe, di un viaggio attraverso grandi hit e racconti. Sul palco è impegnato nel duplice ruolo di attore e cantante, portando in scena il teatro umoristico di Nino Taranto e Gaber e nell’interpretare, oltre ai suoi successi evergreen divenuti la colonna sonora della vita di milioni di persone, anche il repertorio della canzone napoletana. A completare, anche brani dei più celebri cantautori: De André, Violeta Parra, De Gregori, Tenco, Battisti, Pino Daniele, Aznavour, Modugno.

 

TULLIO DE PISCOPO 10 luglio

 

Vera leggenda della batteria, cantautore, percussionista eclettico, bandleader nato a Napoli nel 1946 in una famiglia di musicisti, debutta giovanissimo. La sua passione è il jazz ma negli anni ’70 diventa uno dei musicisti più richiesti anche dalle star del pop e della canzone italiana (Celentano, Mina, Jannacci, Vanoni, Zanicchi, Vecchioni, De André, Gaber, Modugno, Battiato…). Il suo nome sarà spesso associato a quello dell’amico Pino Daniele, con cui nel 2012 è stato in tour mondiale in prestigiosi teatri e jazz festival con la partecipazione di alcuni grandi artisti come Marcus Miller. Al TriesteLovesJazz sarà in trio con i genovesi Dado Moroni al pianoforte e Aldo Zunino al contrabbasso.

 

FRANCESCO GABBANI 3 settembre


Il cantautore di Carrara nel corso della sua carriera ha vinto per due volte il Festival di Sanremo, nel 2016 come esordiente con il brano “Amen” (ottenendo anche il Premio “Emanuele Luzzati”, il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo), e nel 2017 tra i Big con il tormentone “Occidentali’s Karma” (anche Premio TIMmusic), diventando il primo cantante nella storia del Festival di Sanremo ad aver vinto nelle due principali categorie della manifestazione canora in due edizioni consecutive. Nel 2017 ha rappresentato l’Italia all’Eurovision, dove si è piazzato al sesto posto. Si è poi classificato al secondo posto a Sanremo 2020 con il brano “Viceversa”.

 

ALEX BRITTI 28 agosto

 

Tanto di lui e della sua musica lo annuncia il suo volto: i tratti severi, lo sguardo inafferrabile, il sorriso contagioso. «Perché sono figlio unico, sono abituato a star da solo, non cerco e non ho mai cercato il sostegno del gruppo»: il romano Alex Britti è un chitarrista e un autore solista, fiero, deciso. Nel 1997 è arrivato il contratto con la Universal Music, con “Solo una volta (o tutta la vita)” che lo porta al successo popolare, esploso nel 2000 con il secondo album “La vasca”. Da lì non si è più fermato, ha collaborato con Mina, suonato con Ray Charles, senza negarsi nessuna esperienza, dai progetti blues di nicchia al talent show “Amici”, dove compare in qualità di professore nel 2018.

 

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI 29 luglio

 

I pordenonesi Tre allegri ragazzi morti sono considerati uno dei pilastri della scena rock alternativa italiana. Dopo aver raggiunto i 25 anni di attività che li ha visti esibirsi in tutta Italia e anche all’estero, dopo aver condiviso il palco con artisti di fama nazionale e internazionale e dopo aver fondato l’etichetta indipendente La Tempesta dischi che ha pubblicato più di 200 lavori di oltre 40 band, i Tarm sono tornati a casa per raccontare e accompagnare i fan alla scoperta dei luoghi natali che hanno ispirato la loro produzione artistica con il tour e documentario “A casa tua”. Nel frattempo il frontman Davide Toffolo, stimato fumettista, ha anche partecipato a Sanremo con gli Extraliscio.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 28 Maggio 2021

 

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