Dopo il via della diciassettesima edizione del Festival Internazionale TriesteLovesJazz in Piazza Verdi, questa settimana gli appuntamenti, ben quattro serate per un totale di sette formazioni (i veneti Marcello e Pietro Tonolo quartet e XYQuartet, i triestini Roberto Magris trio, Anna Lauvergnac quartet, Popocatèpetl duo, Mery’s Key, Luc Mabal) si tengono tutti nel giardino del Museo Sartorio in Largo Papa Giovanni XXIII, con inizio alle 21 e ingresso gratuito.
Lunedì al festival organizzato dalla Casa della Musica/Scuola di Musica55 nell’ambito di Trieste Estate, suonano i fratelli Marcello e Pietro Tonolo, che in quartetto presentano il loro album “Our Family Affair”. Didatti stimati e ancor oggi attivi nei Conservatori di Padova e Vicenza, tra i fondatori della Keptorchestra, Marcello e Pietro in oltre 40 anni hanno collaborato con molti importanti jazzisti internazionali (Chris Cheek, Jack Walrath, Paul Jeffrey, Gil Evans, Paul Motian, Joe Chambers), e guidato con continuità proprie formazioni, pubblicando decine di dischi.
Giovedì due formazioni si divideranno la serata: quella di Anna Lauvergnac, definita dalla stampa internazionale una delle voci più intense e affascinanti della scena europea contemporanea e il trio del pianista Roberto Magris, che dopo una carriera di quarant’anni con concerti in tutto il mondo, è oggi un musicista noto e apprezzato sulla scena internazionale del jazz, con oltre quaranta album al suo attivo, al Sartorio è assieme a due musicisti storici del jazz a Trieste (Mario Cogno e Fabio Jegher), per una scaletta incentrata sulla rivisitazione di alcuni splendidi standard, nel segno della bellezza e dell’attualità del jazz.
Venerdì il duo di percussioni contemporanee Popocatèpetl (Marko Jugovic e Gabriele Petracco) propone per l’occasione un programma musicale variegato che combina particolari sonorità eteree a veri momenti esplosivi. Innumerevoli le percussioni sul palco: dal jazzistico (ma non solo) vibrafono al più orchestrale tamburo rullante, dalla messicana marimba a cinque ottave all’africano djembe. In cartellone venerdì anche XYQuartet, progetto nato nel 2011 tra Veneto e Friuli, attraversa diversi linguaggi musicali e artistici aggiornandoli alla contemporaneità, esplorando nuove strade compositive con un approccio curioso che si può definire “oltrejazzistico”.
Sabato la seconda settimana di TriesteLovesJazz si chiude con due proposte locali. Luc Mabal, sorti dall’incontro di Piero Pieri e Rrok Prennushi dei Luc Orient con Maurilio Balzanelli e Riccardo Morpurgo. Sviluppano un repertorio originale che sincretizza le loro esperienze e linguaggi musicali vari come il rock d’autore, la musica etnica, l’elettronica e il progressive: il risultato è originale anche nelle sonorità che combinano le percussioni acustiche con i beat elettronici, il piano con le chitarre rumoriste, i bassi synth con i temi larghi e lirici di sax e voce, le influenze africane con suggestioni più urbane. Il loro set è una miscela di musica groovy, positiva, poetica e talvolta un po’ psichedelica. Completano la serata Mery’s Key, nati da un’idea della cantante Mery Bertòs e il bassista e contrabbassista Kevin Reginald Cooke, inglese residente a Trieste: un duo insolito, proveniente da studi classici al Conservatorio Tartini e approdato alla musica moderna, tra inediti e raffinate cover.
Elisa Russo, Il Piccolo 3 Luglio 2023
