Los Angeles, Berlino, Detroit: un triangolo magico dove musicisti, artisti, architetti hanno intrecciato le loro strade, dando vita alla musica più travolgente, l’architettura più inventiva, la letteratura più straordinaria, il cinema senza tempo, i sogni più accecanti.
Tre tappe di un viaggio che ha spinto Vittorio Bongiorno, giovane scrittore siciliano, sulle tracce di David Bowie, Frank Lloyd Wright, Bertolt Brecht, Harry Ford, Nick Cave, Diego Rivera, Mies van der Rohe e molti altri, alla ricerca del “suono delle città”.
Ne è nato un libro: «City Blues. Los Angeles – Berlino – Detroit: musiche, persone, storie» (pagg 350; 11,90€) pubblicato da EDT (casa editrice delle guide Lonely Planet). «Il progetto era nato come singoli reportage per la rivista “Il Mucchio Extra”», spiega l’autore, «sul giornale scrivevo di musica, con il libro ho potuto spaziare e approfondire di più».
“City Blues” (dove blues è inteso come stato d’animo e non come genere musicale) è il racconto di un’ossessione che spinge l’autore dagli Stati Uniti all’Europa per carpire il suono segreto delle città: dal magico mondo di Los Angeles, popolato di UFO, animali parlanti, Mustang cabriolet, funghi allucinogeni e burritos volanti, alla città del Muro e della rinascita, Berlino, la patria di Nick Cave, degli Einstürzende Neubauten, della love parade, e di nuovo oltreoceano a Detroit, la “motor town”, la città della catastrofe postindustriale e dei sogni di redenzione, della Motown e della techno .
Una mappa geografica inedita che intreccia i fili di esistenze apparentemente lontane, perché, come dice l’autore, «siamo tutti uniti da improbabili connessioni: basta saperle trovare, nascoste sotto la polvere del deserto o tra le macerie delle periferie, dormendo in letti scomodi o seduti al bancone di un bar».
Bongiorno ha esordito con il romanzo “La giovane holding” (Comix, 1997), a cui hanno fatto seguito il noir psichedelico “In paradiso” (DeriveApprodi, 2001), il romanzo di formazione “Il bravo figlio” (Rizzoli, 2006) e il romanzo “Il Duka in Sicilia” (Einaudi Stile libero, 2011). Musicista e collezionista di chitarre vintage, ha messo in scena reading dei suoi romanzi, alternando alle letture brani musicali.
Elisa Russo, Il Piccolo 12 Agosto 2016