WELCOME COFFEE “Light Years Away”

«Dieci anni di carriera, con otto cambi di formazione, due ep, un singolo, un album ufficiale e una pandemia. Arriviamo a oggi con un sound più rock del passato ma con un ascolto più orecchiabile e diretto che nello stesso tempo mantiene le venature prog e la contaminazione tra vari generi tipica della band»: riassumono così la loro storia i triestini Welcome Coffee che pubblicano ora il loro secondo album “Light Years Away” (Overdub Recordings) e lo presentano dal vivo sabato alle 21 al Flow Bar di Opicina (Via della Vena 8/1), in apertura il trio 3+BsP. «Il titolo “Light Years Away” – raccontano i Welcome Coffee – racchiude sinteticamente il concetto della distanza, inteso anche come “differente”. Il disco è infatti, musicalmente, lontano anni luce dalle nostre precedenti produzioni, per non parlare di quanto lo sia il mondo e anche noi stessi, tutto è cambiato in questi tre anni». Nell’attuale formazione ci sono Alessandro Cassese alla chitarra, Stefano Ferrara al basso, Andrea Scarcia alla voce, Andrea Parlante alle tastiere, Michele Manfredi alla batteria. L’album è stato prodotto in collaborazione con Marco Parlante ed è composto da dieci inediti, registrato e mixato agli Show Bros Studio di Trieste e masterizzato al Birdland di Gorizia da Francesco Marzona, la copertina invece è stata curata dal grafico argentino Andres Furioso. «Il processo di composizione dei pezzi – proseguono – è stato tanto viscerale quanto diretto, eravamo in una fase di “elevata creatività spontanea” in cui nascevano canzoni che contenevano ingredienti di ogni componente del gruppo, ma soprattutto (per restare in tema) alla velocità della luce». Hanno anticipato l’album due singoli e relativi videoclip: «Per il video di “Light Years Away” – spiegano i Welcome Coffee – abbiamo contattato Paolo Pascutto, poliedrico artista locale, che con i suoi magnifici disegni ci ha fatto letteralmente volare nello spazio, il video è stato quasi interamente girato presso i 3d green screen dei BASE2 Studio di Gorizia, per le riprese ci siamo affidati al giovane e talentuoso Giulio Ladini. Più che un video, è un vero e proprio cortometraggio, racconta una storia creata dall’immaginazione di un bambino. Il secondo, “Ice in my Mouth”, è da considerarsi un esperimento video-musicale in quanto interamente girato in presa diretta usando dodici cellulari posizionati con pinze e aste su un bus di linea degli anni ‘70».

In passato, in città, hanno collaborato con The Leading Guy, Banda Berimbau e Leonardo Zannier e condiviso il palco con i Soundrise, i Blue Cheese e gli AlesStema: «Bisogna sottolineare che Trieste è ben fornita musicalmente parlando, anche se manca un polo di aggregazione anche solo virtuale, che faccia da collante, ci sono molte realtà importanti e un tessuto indipendente molto vasto e radicato in differenti generi, oltre ai mitici Rhapsody of Fire ci vengono in mente i Beat on Rotten Woods che sono fortissimi, per non parlare dei fenomenali TSO».

Sabato a Opicina ci sarà un vero è proprio “release party”: «Proporremo tutto “Light Years Away” (e non solo) e presenteremo al pubblico i cd freschi di stampa. Tornare live per noi sarà doppiamente emozionante visto che non suoniamo dal vivo da quasi due anni, e la voglia è davvero tanta. Speriamo che ritorni tutto com’era prima, anzi meglio, ci auguriamo che tutte queste difficoltà dovute alla pandemia siano da stimolo per migliorare la situazione sia per quanto riguarda la musica che per la cultura in generale».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 28 Ottobre 2021

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