I triestini Wooden Legs sono stati selezionati tra i dieci semifinalisti del concorso “Runas” che porterà tre band a suonare nel 2021 al Festival Ortigueira, evento musicale tra i più importanti in Spagna e punto di riferimento mondiale per la musica folk e celtica: c’è tempo fino a mercoledì 8 luglio per votarli sul sito https://festivaldeortigueira.com/es/runas. Già nel 2016 i Wooden Legs erano riusciti ad aggiudicarsi la finale, arrivando secondi, e tuttora sono l’unica band italiana ad aver calcato quel palco. Ci riprovano dunque quest’anno, sfidando gruppi provenienti da tutto il mondo, presentando i brani del nuovo cd “Animali”, uscito pochi giorni prima del lockdown. Sintesi del percorso musicale degli ultimi anni, raccoglie undici tracce tra arrangiamenti di brani tradizionali e composizioni originali. Per consolidare la definizione di “extreme irish music” che contraddistingue la band fin dai suoi esordi, si è deciso di dare largo spazio a una sezione ritmica energica per ottenere un suono più aggressivo rispetto a quello più folk dei dischi precedenti, senza lasciare in secondo piano gli strumenti solistici e la ricerca sul genere irlandese più tradizionale. Registrato in Slovenia allo studio Jork, vede alla chitarra e alla voce Giovanni Settimo, ai flauti Alice Porro, al violino Sebastiano Frattini, al basso Michele Blasina, alla batteria e alle percussioni Anselmo Luisi con la partecipazione di Marko Jugovic; c’è un brano del compositore triestino Davide Coppola, l’artwork è stato curato da Blaž Kemperle. «Il titolo “Animali” – spiegano i Wooden Legs – è stato scelto perché le idee musicali sono immediate, fresche e istintive e vogliono arrivare all’ascoltatore come lo sguardo delle bestie in copertina, non tenere, non rassicuranti, ma dirette e sincere. In più, nei brani c’è un costante riferimento alla fauna più variegata: un castoro gigante (“Big Beaver”), un lama zoppo (“Lame is the dancing llama”), una balena di legno, pecore che volano, piccioni, topi, cavalli e altri ancora». Il loro debutto risale al 2007, nel 2008 il primo concerto importante al Triskell; si sono fatti apprezzare anche in Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Francia e Spagna, grazie alla loro personale interpretazione della musica irlandese che, pur non tralasciando la tradizione, arricchisce il sound con influenze che spaziano dalla classica al rock; nel 2011 è uscito il primo album «If it doesn’t last forever» e nel 2015 il secondo, «What are you looking for?».
Elisa Russo, Il Piccolo 29 Giugno 2020