YELLOW JACKETS A BLUES IN VILLA IL 22.07.18

Si completa con l’annuncio degli Yellowjackets il cartellone della ventesima edizione di Blues in Villa che vedrà dunque sul palcoscenico del Parco di Villa Varda a Brugnera: venerdì 20 luglio i Supersonic Blues Machine con special guest Billy F Gibbons (il barbuto leader degli Zz Top, uno dei migliori chitarristi blues-rock mai usciti dal Texas), sabato 21 l’inglese, virtuoso della chitarra, Albert Lee e domenica 22 alle 21.15 una grande chiusura con il jazz-fusion degli americani Yellowjackets.

Discendenti dalla band del chitarrista di Los Angeles Robben Ford, fondati nel 1977, gli Yellowjackets fecero il loro vero debutto quattro anni dopo con l’eponimo album jazz-funk, che fu una significativa introduzione a un nuovo genere, un misto di jazz fusion elettronico e r&b, quasi una versione moderna dei Weather Report, un importante ritorno al passato in un periodo in cui il jazz stava volgendo verso la direzione acustica.

Il gruppo è composto da uno dei quattro membri fondatori, ossia il tastierista e pianista Russell Ferrante, il batterista William Kennedy è arrivato nel 1986, il sassofonista Bob Mintzer nel 1990 e un bassista nuovo molto talentuoso, l’australiano Dane Anderson, nel 2015. Due sono i Grammy Awards vinti: nel 1987 come miglior performance strumentale r&b e nel 1989 come miglior performance jazz fusion, negli anni successivi hanno ricevuto una quindicina di nomination ai Grammy per composizione, album e performance.

«Ho cominciato con le lezioni di piano a nove anni: volevo diventare pianista in chiesa – racconta Russell Ferrante – Attorno ai 15 anni è nato l’interesse per il jazz e il pop. Sono cresciuto a San Jose in California dove sentivo spesso una miscela di jazz, r&b e gospel, c’era un musicista in particolare, Clifford Coulter, che mi ha molto ispirato. Nello stesso periodo scoprii Coltrane, Miles Davis, Joni Mitchell e i Beatles». Il batterista William Kennedy, che ha anche composto e suonato alcune musiche del film con Tom Hanks “Ladykillers” e, assieme a Mick Jagger, per la colonna sonora di “Alfie” con Jude Law così ricorda la proposta di entrare nella band: «Dopo aver incontrato di persona gli Yellowjackets e aver parlato con loro non avevo dubbi: unirmi a loro era la cosa da fare». Il sassofonista Bob Mintzer aggiunge: «Una delle cose che più mi piacciono di questa band è che ci accomuna il concetto che nell’arte non esistono barriere. Siamo quattro individui molto diversi, con differenti background e modi di pensare, che si riflettono nella musica che facciamo».

 

Elisa Russo , Il Piccolo 13 giugno 2018

Yellowjackets

 

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